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lasixKanrenol può essere prescritto dal medico nel trattamento di numerose patologie, quali l'ipertensione e l'iperaldosteronismo primitivo e secondario. Il canrenoato di potassio è un diuretico risparmiatore di potassio, che aumenta l'espulsione di liquidi da parte dei reni eliminando gli edemi dovuti a malattie cardiache, renali, epatiche o a ustioni. Kanrenol è un farmaco con obbligo di prescrizione medica che contiene il principio attivo potassio canrenoato.
La durata della crisi è di alcune ore ma può essere molto variabile al pari della frequenza di manifestazione. Iniziare infatti con la terapia combinata consente di raggiungere più velocemente i valori target di pressione con una buona tollerabilità dei farmaci e di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. La monoterapia iniziale rimane indicata per i pazienti anziani fragili (rischio di ipotensione più elevato) e quelli con pressione arteriosa normale-alta ed elevato rischio cardiovascolare (William et al., 2018). I diuretici (tiazidici e/o simil-tiazidici) rappresentano i farmaci considerati di “prima linea” con cui iniziare il trattamento antipertensivo secondo le linee guida americane VA/DoD 2014 e canadesi CHEP 2018. Non ci sono evidenza scientifiche che sostengano la superiorità di un diuretico rispetto ad un altro per i diuretici simil-tiazidici, clortalidone e indapamide.
Da alcuni, il quadro viene infatti definito come “otholithic attack” o “otholithic catastrofe”. L”otholithic attack” è molto simile al “drop attack” manifestazione clinica che generalmente si osserva in alcuni casi di patologia del SNC (neoplasie, lesioni vascolari acute, ecc.) o internistica (ipertensione arteriosa, diabete, scompenso cardiaco acuto, ecc.). La diagnosi differenziale con la crisi otolitica di Tumarkin si basa sul fatto che nel “drop attack” vi è perdita della coscienza e mancano i segni anamnestici e clinici di una pregressa lesione cocleare e/o vestibolare. La possibilità di disporre di un numero sempre crescente di esami strumentali permette di identificare chiaramente la causa della sintomatologia. E' fondamentale infatti identificare le fasi iniziali dell'instaurarsi dell'idrope endolinfatica, quando è fluttuante. Infatti durante i primi episodi della malattia, si suppone che non si produca un danno permanente dei recettori.
Questo ultimo passaggio è probabilmente importante per ottenere risultati riproducibili. "L'effetto placebo in chirurgia per la malattia di Meniere. Un doppio cieco controllato con placebo sulla chirurgia shunt sacco endolinfatico." Diuretici - tutti quelli di uso comune tendono ad essere gli inibitori dell'anidrasi carbonica, o combinazioni, per ragioni che non sono del tutto chiare.Questi farmaci hanno il vantaggio che essi non possono esigere supplementazione di potassio. Anche se Ondansetron non è molto forte, e non sempre funziona, non ha molti effetti collaterali.
Anche questo modello di funzionamento, estremamente studiato, non trova però un consenso uniforme e probabilmente non è l'unico con cui si realizza l'idrope. Inoltre, nei casi in cui è possibile studiarne il funzionamento (ed è estremamente raro e difficile da realizzare), si osserva anche un quadro di idrope a carico della perilinfa, e non dell'endolinfa. Tutto ciò rende molto interessante l'ulteriore terreno di ricerca, ma ancora una volta non modifica di molto le possibilità di guarire dalla malattia. L'ipoacusia è di tipo percettivo e abitualmente fluttuante nelle fasi precoci della malattia, anche se tali oscillazioni dell'udito non sono sempre presenti né necessarie per la diagnosi. Inizialmente coinvolge le frequenze gravi (250Hz-500Hz), estendendosi in seguito alle frequenze medie (1000Hz-2000Hz) ed acute (4000Hz-8000Hz) con curva piatta . Prospero Ménière ebbe il grande merito di associare, per la prima volta, all'orecchio interno una sintomatologia che a quei tempi veniva sistematicamente attribuita a un disordine del sistema nervoso centrale.
Si raccomanda routinariamente l’uso di gentamicina a metà dosaggio nei pazienti con questi disturbi vestibolari che abbiano più di 70 anni. Vari protocolli sono stati proposti in letteratura con diversi gradi di controllo dei sintomi e delle complicanze. Due meta-analisi sono stati pubblicati affrontare l'efficacia complessiva della labirintectomia chimica e della efficacia di ciascuna modalità di somministrazione per il trattamento della malattia di Ménière intrattabile, rispettivamente. I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico forniscono quindi informazioni su come funziona la coclea e il nervo 8 a livello del tronco encefalico fino al collicolo inferiore . Si esegue solo quando il paziente ha una sordità totale dal lato della malattia e si possono rimuovere chirurgicamente le cellule vestibolari.
In particolare, rapporti di ampiezza SP / AP abnormemente grande (che è semplicemente il rapporto tra l'ampiezza SP rispetto alla ampiezza AP) sono buoni indicatori della malattia di Meniere, in contrasto con i casi di perdita delle cellule acustiche (che hanno un basso rapporto SP / AP). L'SP / AP rapporto ha circa 60-70% di sensibilità per l’ identificazione della malattia di Meniere, ed il 95% di specificità (ad esempio, Sass, 1998; Chung et al, 2004). Una misura potenzialmente più sensibile per la rilevazione di idrope endolinfatico è rapporto tra le aree l'SP / AP, che mette a confronto le aree del SP e il AP invece della loro ampiezza . La terapia della malattia di Ménièrerichiede, soprattutto nelle fasi iniziali, il controllo dell'idrope endolinfatico che è il responsabile della sintomatologia. Lo sviluppo delle conoscenze sui meccanismi di regolazione dei liquidi labirintici ha permesso di modificare radicalmente l'approccio terapeutico.
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